Giovanni 6:47-51
“In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. Questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò per la vita del mondo è la mia carne”.
In queste poche parole abbiamo una delle più chiare attestazioni della Parola di Dio riguardanti la via della salvezza. Gesù si espresse in modo da non poter essere frainteso: chiunque crede in lui ha vita eterna .
Questo è solamente uno dei numerosi versetti del Nuovo Testamento in cui si spiega che la salvezza non si ottiene né mediante le opere, né mediante l’osservanza della legge o della “regola aurea”e neppure mediante l’appartenenza a una chiesa, bensì semplicemente mediante la fede nel Signore Gesù Cristo.
L’espressione il pane della vita significa, naturalmente, il pane che dà la vita a coloro che lo mangiano. I Giudei avevano poco prima nominato la manna nel deserto e avevano sfidato Gesù a produrre del cibo altrettanto meraviglioso. A questo punto il Signore
ricordò loro che i padri mangiarono la manna nel deserto e morirono . In altre parole, la manna serviva solo come sostentamento per la vita terrena.
Il Signore Gesù si autodefinì il pane che discende dal cielo . Diversamente da chi mangiava la manna, chi mangia questo pane non muore.
Cosa significa quest’espressione? Gesù intendeva forse che i credenti gli ubbidissero alla lettera e lo mangiassero? Certamente no! Taluni, tuttavia, ritengono che Gesù volesse dire che dobbiamo mangiarlo durante la comunione eucaristica : in tale occasione, il pane e il vino si trasformerebbero miracolosamente nel corpo e nel sangue di Cristo. Secondo costoro la salvezza si otterrebbe partecipando a questo pasto. Ma non è questo ciò che Gesù disse. Il contesto chiarisce molto bene che mangiare il pane significa credere nel Signore Gesù Cristo. Quando accettiamo il SignoreGesù Cristo come nostro Salvatore, ci appropriamo di lui per fede. Ci appropriamo dei benefici della sua Persona e della sua opera.
Agostino disse: “Credi e hai mangiato”
Gesù è il pane vivente . Chi mangia di questo pane vivrà in eterno . Come può accadere questo? Come può il Signore dare la vita eterna a dei peccatori colpevoli? La risposta si trova nell’ultima parte di questo versetto:
Il pane che io darò è la mia carne, per la vita del mondo .
Qui Gesù predisse la sua morte sulla croce: egli avrebbe dato la propria vita
come prezzo di riscatto per i peccatori. Gesù sarebbe morto al posto nostro e avrebbe così pagato la pena per i nostri peccati.
L’avrebbe fatto per la vita del mondo .
Non sarebbe morto solamente per la nazione giudaica o per gli eletti: la potenza della sua morte e della sua resurrezione sarebbe stata tale che il mondo intero ne avrebbe beneficiato.
Accetta Gesù come tuo Signore e personale salvatore e la tua anima sarà saziata dalle sue delizie per l' eternità
Vitabbondante Casoria